A Pisa si trovano numerosi musei: artistici, scientifici, archeologici, naturalistici e specializzati.
Tra i musei artistici troviamo il Palazzo Blu, suggestiva sede della Fondazione Palazzo Blu che si affaccia sui lungarni. Organizza mostre che presentano personalità dell’arte e della storia del territorio pisano, come ad esempio la mostra su Galileo Galilei, e anche mostre relative ad un orizzonte più ampio, come le mostre su Chagall, Warhol, Modigliani, Picasso, Kandisky o Mirò.
In piazza del Duomo si trova il museo che raccoglie i disegni preparatori degli affreschi del Camposanto, le cosiddette Sinopie, riportate alla luce grazie a un incendio nel 1944. Il Museo delle Sinopie è unico nel suo genere perché permette di ammirare e comprendere il grande lavoro che precede ogni decorazione ad affresco.
Una panoramica più ampia delle opere di artisti importanti, che documenta lo sviluppo e l’altissimo livello cui era giunta la scuola pisana, si può avere al Museo Nazionale di San Matteo che raccoglie dipinti di Masaccio, Beato Angelico, Nicola Pisano e Donatello oltre a una preziosa raccolta di codici miniati, ceramiche medievali e sculture lignee.
I musei scientifici di Pisa sono, per lo più, collegati al dipartimento dell’Università attinente e sono quindi visitabili solo previa richiesta.
Sono: il Museo di Anatomia Umana , che espone raccolte e collezioni relative all’anatomia umana di varie epoche, il Museo di Anatomia Patologica, dove sono esposti campioni anatomici conservati in vasi e ripartiti in base agli organi interessati, il Museo degli Strumenti per il Calcolo, gestito dalla Fondazione Galileo Galilei, dove si trova una collezione di calcolatori storici, calcolatrici meccaniche, elettriche e personal computer e infine il Museo Anatomico Veterinario che ha funzione prevalentemente didattica ed espone preparati anatomici dei mammiferi domestici più conosciuti.
I musei archeologici di Pisa sono tre, anch’essi collegati al dipartimento dell’università attinente: il Museo delle Collezioni Paletnologiche e Paleontologiche che ospita rinvenimenti tardi ottocenteschi e altri reperti di scavo rinvenuti dai ricercatori dell’Ateneo pisano e le collezioni cedute da privati e studiosi, l’Antiquarium che comprende una raccolta di manufatti di diversa epoca e provenienza e infine il Museo delle Collezioni Egittologiche nel quale è esposto il materiale donato all’Università da una discendente dello studioso Rossellini, considerato il padre dell’Egittologia italiana.
I musei naturalistici sono due: il Museo e Orto Botanico, nato alla fine del Settecento annovera tra le sue collezioni una preziosa raccolta di erbe e piante medicinali, creata intorno alla metà del Cinquecento, per la didattica e la ricerca e una sezione dedicata alla salvaguardia delle specie rare o a rischio estinzione e il Museo di Storia Naturale e del Territorio, nato come parte integrante dell’orto botanico, che si rende autonomo nell’Ottocento ed espone reperti paleontologici, zoologici, geologici, mineralogici e una galleria interamente dedicata alle balene diventando, grazie al materiale esposto, un’istituzione di spicco nel panorama italiano.
E infine i musei specializzati: la Domus Mazziniana, in cui Mazzini ha trascorso gli ultimi momenti della sua vita, che contiene lettere e documenti autografi del politico, la Collezione Titta Ruffo composta dagli oggetti appartenuti al celebre baritono, il Cantiere delle Navi di Pisa che espone l’insieme di rinvenimenti archeologici che ha permesso di ricostruire la vita e la movimentazione di merci nel porto, il Gabinetto di Disegni e Stampe dove si trovano opuscoli, recensioni, fotografie e manifesti che testimoniano l’attività, le manifestazioni e gli artisti nel periodo tra il 1950 e il 1970, il Museo dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano dove sono esposti stemmi, uniformi, diari e strumenti per la navigazione appartenuti all’Ordine, e la Domus Galilaeana dedicata alla conservazione e raccolta dei documenti riguardanti Galileo Galilei e allo studio del suo pensiero scientifico.
