MENU

Una sedia per Michelangelo Pistoletto

Domus Comeliana

In occasione della mostra Il Tempo del Giudizio, curata da Ludovico Pratesi e fruibile fino al 2 settembre 2018, l’artista Michelangelo Pistoletto ha coinvolto la città di Pisa a partecipare attivamente all’installazione Il Terzo Paradiso, realizzata all’interno della Chiesa della Spina.

Il maestro ha chiesto ai cittadini di portare una sedia come simbolo del proprio contributo personale nella realizzazione dell’installazione, che prevede la disposizione di 50 sedie a formare il simbolo grafico del “Terzo Paradiso”.

Il progetto, iniziato dal maestro nel 2003, intende stabilire una «connessione equilibrata tra l’artificio e la natura», prendendo consapevolezza dei nuovi bisogni artificiali dell’uomo e cercando di metterli in discussione attraverso una nuova visione integrata con i bisogni più naturali e primordiali.

Nel disegno di Pistoletto, ogni singolo individuo è invitato ad assumere una sua «personale responsabilità nella visione globale», contribuendo alla creazione del “Terzo Paradiso”: una dimensione ideale rappresentata da una linea continua che descrive tre cerchi consecutivi dove «i due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità».

Anche la Fondazione Comel, di cui la Domus Comeliana è la sede pisana, ha accolto con molto piacere l’iniziativa, mettendo a disposizione del maestro Pistoletto una delle nostre Howe 40/4: l’iconica sedia nata nel 1964 dal genio del designer americano David Rowland e da noi scelta durante la ristrutturazione del 2014 come elemento funzionale, oltre che d’arredo, adatto a rappresentare le nuove sfide future possibili grazie alla buona misura dell’esperienza.

Il gesto nasce dalla volontà di seguire la visione etica del fondatore, il Professor Marcello Comel, che dedicò la sua intera vita alla meticolosa ricerca di un percorso finalizzato al benessere e al progresso umano, possibile grazie all’incontro delle diverse intelligenze e delle passioni e che dovrebbe essere indotto dalla libertà e dall’ideale di servire, condizioni indispensabili alle scienze come all’arte.

Credits

Photo by Nicola Gronchi

 

Per saperne di più sulla mostra Il Tempo del Giudizio di Michelangelo Pistoletto, clicca qui.

Luglio 4, 2018

« »